Nel 1630, quasi quattro secoli fa, Venezia venne colpita da una tremenda epidemia di peste, nonostante le attente precauzioni che una città portuale come Venezia era solita prendere (la quarantena, 40 giorni di isolamento dopo il rientro in città, di cui si parla tanto in questi mesi è una pratica nata proprio a Venezia).
Per liberarsi dalla pestilenza i veneziani fecero voto alla Madonna, promettendo in cambio la costruzione di una basilica in suo onore.
Debellata la peste i veneziani costruiscono la Basilica della Salute (consacrata nel 1687) e inserirono la festa nel loro calendario: dal 1630 non ne è mai più uscita.
La Festa e il ponte votivo
La Festa della Salute è molto sentita dalla popolazione veneziana che ogni anno si ritrova nella Basilica della Madonna della Salute, vicino a Punta della Dogana, per rendere omaggio a Maria.
Da quasi 400 anni i veneziani costruiscono in occasione della Festa della Salute anche un ponte votivo fatto di barche che permette il passaggio dei fedeli attraverso il Canal Grande da Santa Maria del Giglio alla Punta della Dogana.
Il ponte viene usato anche per la processione solenne che ogni anno il Patriarca di Venezia fa dalla Basilica di San Marco a quella della Salute.
La castradina
Come ogni festa veneziana che si rispetti, anche la Festa della Salute ha una tradizione culinaria che la accompagna nei secoli.
Il 21 novembre nelle case e nei ristoranti molti veneziani mangiano la “castradina”: carne di montone castrato salmistrato, abbinata alle verze.
Giorno di riposo
La Festa della Salute a Venezia ha un significato particolare anche perché è giorno di riposo per lavoratori e studenti.
Nonostante non sia la festività più importante di Venezia (che è ovviamente la Festa di San Marco) il 21 novembre è però festa cittadina, perché il 25 aprile è già giorno di riposo nazionale per la Festa della Liberazione.
Da Hostaria OsottoOsopra invece non ci fermiamo... perché anche il 21 novembre vogliamo farvi assaggiare tutte le prelibatezze culinarie veneziane!