Venezia è un piccolo mondo, una città dove tutte le sensazioni e le emozioni dell’animo umano trovano casa. C’è un luogo, simbolo della città, dove si riuniscono Malinconia e Onore, Ignoranza e Scienza.
Dove, mi chiedi? Seguimi, ti guiderò alla scoperta della Scuola Grande di San Rocco, la confraternita di laici fondata nel lontano 1478 il cui originale splendore rimane inalterato nel tempo. In questo edificio a San Polo il tempo sembra essersi fermato, poiché non ha subito modifiche strutturali dal momento della sua costruzione. Il patrono a cui i confratelli si sono votati è San Rocco, a cui Venezia già si era rivolta per chiedere grazia durante la prima delle tre grandi epidemie di peste, quella del XIV secolo.
Sii pronto a rimanere senza fiato: la magnificenza delle opere contenute al suo interno rappresenta per Venezia quello che per Roma è la Cappella Sistina.
Un fuoriclasse sbaraglia la concorrenza
Sono le opere del Tintoretto a portare un simile prestigio alla Scuola, che indìce un concorso poco dopo la sua fondazione per la decorazione delle sue Sale interne. A contendersi questa possibilità sono i più grandi talenti della pittura a Venezia: Tintoretto, Paolo Veronese, Federico Zuccari, e molti altri.
È il Tintoretto a stupire tutti, strappando la vittoria di mano agli altri con un gesto spudorato: mentre i pittori sono al lavoro per presentare i progetti su carta, lui passa direttamente alla pratica. Sul soffitto della Sala dell’Albergo, fulcro della vita della scuola, colloca il dipinto con san Rocco in gloria, affermando di non essere in grado di disegnare su carta e presentando quindi a modo suo la sua candidatura. Nonostante la reazione sdegnata dei committenti, il dipinto non viene fatto rimuovere e Tintoretto si aggiudica il compito di dipingere anche le altre Sale.
Sentimenti ed allegorie
Per cogliere Malinconia, Onore ed altre allegorie non ti devi però soffermare alla meraviglia dei dipinti che saltano all’occhio. Aguzza la vista e scorgi i meravigliosi dossali in noce decorati con le fantasiose sculture di Francesco Pianta.
Vedi quell’uomo dal volto triste avvolto nel suo mantello? Si tratta della Malinconia; quel giovanotto che impugna scettro e bandiera è invece la raffigurazione dell’Onore. Ci sono poi Avarizia, con lo sguardo austero e la folta barba, Ignoranza, una bestia feroce ed orrenda, e Scienza, un vecchio perso nella lettura.
E ancora la Scultura, rappresentata da Cicerone e la Pittura, ovviamente impersonata da Tintoretto.
Dopo un’immersione così intensa in pittura, scultura ed architettura, corpo e mente necessitano di un altro tipo di arte per ristorarsi, cioè quella culinaria. A due passi dalla Scuola Grande di San Rocco troverai l’Hostaria OsottoOsopra, dove ogni piatto è concepito come un’opera d’arte studiata per deliziarti.