I veneziani, da sempre, sono un popolo fantasioso. Se ci pensate non è facile dare un nome sempre diverso alle centinaia di calli, canali e ponti sparsi per la città. Ma la loro fantasia si accende soprattutto quando si tratta di due cose: pesci e barche.
I veneziani, quando devono dare un nome a quello che hanno pescato o ad un’imbarcazione, sono veramente geniali, distinguendo ogni tipologia, anche se con differenze minime.
Ed è così che ci ritroviamo a chiedere al pescivendolo bisati, anguele, boseghe, bisigole, ecc., e al maestro d’ascia del cantiere un puparin, una mascareta, un sandolo, una caorlina, un gondolin e così via.
I pesci, come sapete bene anche solo con una visita all’Hostaria OsottoOsopra, finiscono in pentola, le imbarcazioni invece accendono gli animi dei veneziani durante le regate di voga alla veneta (la voga dei gondolieri, per intenderci).
La più importante di tutte è senza dubbio la Regata Storica, che si tiene a inizio settembre: una gara vera e propria che attraversa tutto il Canal Grande ed è preceduta da un corteo storico con imbarcazioni tipiche della Serenissima che sfilano con equipaggi in abiti d’epoca.
La tradizione delle regate
I primi cenni storici che fanno riferimento a regate in laguna si hanno a partire dal 1274, con le prime competizioni organizzate ufficialmente dal senato della Serenissima che risalgono a qualche anno dopo (1315).
Inizialmente svolte in laguna, le regate si spostarono via via verso il centro storico, e di conseguenza anche attraverso il Canal Grande, come testimoniano alcuni dipinti del 1700 ad opera del Canaletto.
La Storica
La regata storica, come la conosciamo noi oggi, possiamo farla risalire al 1841, anno in cui a Venezia venne istituita la tradizione annuale di una** regata attraverso il Canal Grande**, che diventò appunto “Storica” nel 1899, anno in cui si svolse anche il primo corteo storico.
La regata storica si compone principalmente di 4 regate (giovani su pupparini, donne su mascarete, uomini su caorline e uomini su gondolini), che prendono il via davanti ai Giardini della Biennale, entrano in Canal Grande all’altezza della Punta della Dogana, arrivano fino alla Stazione dei treni dove le imbarcazioni fanno una inversione a U attorno a un palo (giro del paletto) e arrivano davanti alla sede di Ca’ Foscari.
Uno vince ma festeggiano in quattro
Per i vincitori però non ci sono medaglie ad attenderli, bensì bandiere colorate che vengono consegnate ai primi quattro equipaggi (per questo non si corre per “arrivare a podio” ma per “rivar in bandiera”).
Ai primi viene consegnata una bandiera rossa, ai secondi bianca, ai terzi verde (colori della bandiera italiana) e ai quarti azzurra (colore di Casa Savoia).
Ora non ci resta che attendere l’1 settembre, e dopo un pranzo all’Hostaria OsottoOsopra assistere dalle rive, dai ponti e dalle finestre delle case al corteo storico e alla attesissima regata!