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  • La polenta: storia, preparazione e ricette

"Polenta mia, guai se qualcuno parlerà male di te"
Padre David Maria Turoldo

A parlare di polenta si potrebbe andare avanti per ore. Se c'è un piatto che da sempre identifica l'Italia del nord è proprio questo, amato al punto da permettere al resto del paese di soprannominarci polentoni. Ci offendiamo, infatti, se qualcuno critica la pietanza che ha sfamato intere generazioni di antenati e se ci allontaniamo dalla nostra terra d'origine ne sentiamo la mancanza al pari di pasta e pizza.

Una pietanza, tante varietà

Anche se amiamo vantarcene ed elencarla tra le pietanze caposaldo della nostra cucina, non tutto della polenta è, ahinoi, farina del nostro sacco. La farina (di legumi, oppure di cereali) cotta nell’acqua è infatti una ricetta che ha origini antichissime che risalgono addirittura alle civiltà egizie e babilonesi.
Con la scoperta dell'America e l'introduzione del granturco in Europa la polenta acquisisce finalmente quel colore giallo che tutti conosciamo e amiamo.
Nasce così quello che diventerà il piatto immancabile sulle tavole dei ceti popolari veneti, declinato in tantissime varietà: di taragna, bianca o gialla, di mais o grano saraceno, ma sempre preparato in un paiolo di rame e cotta sul fuoco del camino che scoppietta.

Preparare la polenta

Preparare la polenta a casa è semplice: basta avere a portata di mano farina, acqua, sale e un pizzico di pazienza. Come già detto, l'ideale sarebbe avere un paiolo di rame per la cottura, ma andrà bene anche una casseruola antiaderente con il fondo spesso.
Come prima cosa va versata la farina (a filo) nella pentola, con l'acqua in fase di ebollizione e il sale. Poi arriva la parte che richiede più impegno: il composto ottenuto andrà mescolato con una frusta, a lungo e lentamente, per almeno un'ora.

Una volta che la polenta sarà pronta basterà alzare il fuoco, per farla staccare meglio dalle pareti della pentola. Dopo averla versata su un tagliere di legno la polenta andrà tagliata, sempre e solo con un filo di cotone ben teso.

A questo punto non resta che servire la polenta: per abbinarla in una delle ricette più tipiche servitela con le seppie, oppure con il baccalà.
Avete timore che vi prenda il gomito del tennista a mescolare così tanto? Lasciate fare a noi: polenta e altre ricette tipiche veneziane ti aspettano da Hostaria Osottoosopra!