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  • “Ombre” a Venezia, la tradizione dell’aperitivo

Sole, caldo, afa… presto, un’ombra! Siedi qui con me all’Hostaria OsottoOsopra, al riparo dalla calura. Ti racconterò la storia delle ombre. “Lo so anche io” mi dirai, “le ombre sono figure che un corpo opaco proietta…” ma fermati un momento e ricordati che sei a Venezia, dove niente è come sembra.

Noi qui intrappoliamo le ombre nel bicchiere, per assaporarle quando desideriamo. Non ti spaventare, non sto dando di matto. Semplicemente, “ombra” è il nome che qui da sempre diamo al classico piccolo bicchiere riempito di vino che amiamo bere nell’orario dell’aperitivo.

L’origine di questa denominazione è tutt’altro che chiara, anzi, potremmo dire che rimane celata, in ombra. Non sappiamo da dove derivi e da quanto tempo si usi il termine, non abbiamo ahimè testimonianze precise a riguardo. Ti posso però elencare le ipotesi più o meno certe del perché si dica “vieni a bere un’ombra con me”.
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Quando l’“ombra” è oscurità…

Un tempo bere vino era accomunato alle azioni più volgari, da non fare alla luce del sole. Ecco perché, secondo alcuni, il vino era “ombra”. Secondo altri, invece, sta tutto nell’effetto che il buon bicchiere di vino provoca a chi lo beve: il cervello si sente come avvolto da un alone che si impadronisce di idee e pensieri.

Quando l’“ombra” è una macchia…

Qualche riferimento storico che possa aiutarci in realtà c’è e risale alla seconda metà dell’800, quando i vigneti veneti si ammalarono. I veneziani dovettero importare vini dal sud del Paese, ma questi erano più densi e corposi e creavano un’ombra sul tavolo quando veniva riempito il bicchiere.

… e quando l’“Ombra” ti protegge dalla calura

Tra le tante teorie che provano a spiegare l’origine del termine, la più plausibile sembra essere legata al fatto che secoli fa, attorno al campanile di San Marco, si riunivano numerose bancarelle di esercizi commerciali e non solo, tra cui le nostre tanto amate osterie. Erano proprio queste a spostarsi continuamente, nel corso della giornata, per rimanere sempre sotto l’ombra del campanile, mantenendo così il buon vino al fresco.

Qualunque sia la verità è certo che bere un’ombra a Venezia è un’abitudine, una delle tradizioni più autentiche, quasi un rito, nonché un momento di convivialità in cui celebrare lo star bene insieme giorno dopo giorno. E allora: alla salute!