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  • NATALE A VENEZIA: I DOLCI DELLA TRADIZIONE VENETA

Ogni anno a Natale un antico conflitto si riaccende e gli animi si infiammano: no, non è l’eterna lotta tra bene e male, bensì quella tra “canditi sì” e “canditi no”. Sostenitori di Panettone e Pandoro fanno valere tutte le loro ragioni per eleggere il dessert natalizio per eccellenza.
Perché si sa, non è festa senza un dolce tipico che si rispetti. Le opzioni, a Venezia e in Veneto, sono però ben più di due: da Natale all’Epifania le tavole sono imbandite con le più gustose delizie e la maggior parte di queste nasce proprio tra le province di Verona, Venezia e non solo.

Il soffice Pandoro

Originario della nostra regione, il Pandoro nasce nel 1200 a Verona con il nome di Nadalin, meno burroso e fragrante rispetto alla variante odierna, ma più compatto e dolce. Nemmeno la forma a stella che conosciamo oggi è quella d’origine: il Nadalin è infatti molto più basso e non ha una forma ben precisa.
È Domenico Melegatti, pasticcere veronese, a brevettare il dolce che conosciamo tutti nel 1894, suscitando l’invidia degli altri pasticceri, che a lungo cercano (invano) di contendersi la paternità della ricetta. Il suo nome probabilmente è ispirato da un dolce tipico dei tempi della Repubblica Veneziana, il “pan de oro”.
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Il gustoso Panettone

Non possiamo non menzionare la controparte del Pandoro, ovvero il Panettone. Certo, fa eccezione nel nostro elenco perché non è originaria del Veneto, bensì di Milano. La celebre cupola con uvetta e canditi nasce, secondo alcuni, dall’invenzione di un umile sguattero della cucina di Ludovico il Moro che si chiamava Toni. Da qui il nome “Pan de Toni”, poi divenuto “Panettone”.
Pare, in realtà, che la sua vera origine vada ricercata nell’usanza diffusa nel medioevo di celebrare il Natale con un pane più ricco di quello di tutti i giorni. Qualunque sia la versione autentica, l’amore per il Panettone si è consolidato nei secoli, facendone un vero e proprio classico di Natale.
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Gli altri protagonisti

Tornando in Veneto spiccano, tra i dolci ideali per le feste, il marzapane, il mandorlato e la Pagnotta del Doge. Il primo mostra il suo legame con Venezia già nel nome, che deriva infatti da “Marci Panis”, cioè “il Pane di San Marco”, poiché i veneziani lo commerciavano con l’Europa Settentrionale.
C’è poi il mandorlato, che nasce a Cologna Veneta, ancora una volta in provincia di Verona: fatto con miele, zucchero, albume d’uovo e mandorle è uno dei dolci tipici del Natale fin dai tempi in cui Cologna faceva parte del “Dogado” della Serenissima.
Sicuramente di origine veneta è anche la ***“Pagnotta del Doge”***, dolce natalizio che nasce nella provincia di Rovigo, meta di vacanza per i nobili veneziani. Si trattava, specialmente in origine, di una pagnotta addolcita con miele, fichi, burro, uova, noci: tutti prodotti della poca terra coltivabile, visto che, a quel tempo “Villa del doge” (oggi Villadose), sorgeva in una zona paludosa.

Chiudere in dolcezza

Dopo tutti i pranzi e le cene del periodo natalizio c’è bisogno di stare più leggeri, e tornare alla routine di sempre. Per questo a Venezia è tradizione cucinare per l’Epifania un dolce preparato con pane raffermo e frutta secca, la cosiddetta pinza (o pinsa).
E, a proposito di cene e cenoni, vi ricordiamo lo speciale menù di Capodanno dell’Hostaria Osottoosopra per iniziare insieme il 2019 con gusto e raffinatezza.