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  • Hostaria: il simbolo dell’ospitalità e della buona cucina a Venezia

Camminando per Venezia…

Tre ore sotto il sole di Venezia e l’afa ci impedisce ormai di distinguere il Campanile di San Marco dalla Tour Eiffel. Una pausa ristoratrice sembra l’unica soluzione, sei d’accordo?

Cosa? Un pasto veloce al fast food dietro l’angolo? Fossi matto! Decine di turisti stipati, disposti a nutrirsi di qualcosa che digeriranno tra giorni, intenti a discutere di selfie ed altri argomenti da cui dipendono le sorti dell’universo.

Assolutamente no, non fa per me. Io voglio sentirmi a casa, voglio sentirmi accolto, ed è risaputo che le casse automatiche non siano poi così brave ad intavolare una conversazione. Ecco, là, un’osteria, baluardo di speranza, rifugio degli affamati ed assetati, non solo di cibo ma anche di convivialità, di cultura, di tradizione.

La tradizione nelle Osterie

Un’osteria, dove l’ospitalità è già nel nome, nella sua etimologia rubata agli hospitem latini ed agli oste francesi (un buon compromesso per aver ceduto loro la Gioconda). Già i Signori della Notte, i grandi magistrati della Serenissima, tramandano racconti di questi luoghi d’incontro, crocevia di viandanti, commercianti, veneziani e non solo.

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L’oste, allora come oggi, era pronto ad accogliere chiunque, per offrire ristoro dopo peripezie ed avventure. Non temere, anche se l’avventura più intensa che abbiamo vissuto oggi è stata l’ebrezza di un viaggio in vaporetto quando il sole è allo zenit, sono sicuro ci accoglieranno con gioia e saranno lieti di rifocillarci.

Non mancheranno all’appello piatti tipici, cicchetti e tanto, tanto buon vino: a giudicare dall’acquolina che trattieni a stento posso dedurre che il fast-food sia sceso in fondo alla tua lista dei desideri. È deciso allora: siederemo al tavolo, mediteremo su profumi, odori e sapori, tu potrai leggere la carta dei vini e fingerti un buon intenditore, lodando le scelte dell’oste. Sarai salvo da figuracce, perché trovare vini cattivi sarà davvero impossibile.

Siamo finalmente arrivati: Hostaria OsottoOsopra recita l’insegna. So che non vedi l’ora di entrare, di sentirti veneziano per qualche ora e di vantartene quando tornerai a casa. Qui sostanza e forma si equilibrano e la grande tradizione della Serenissima riaffiora dai fondali della laguna, per presentarsi a noi servita in pietanze gourmet e condita dalla cortesia ed ospitalità dei giovani osti pronti ad accoglierc